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Progetto pilota per la cura degli argini del fiume Adige

BOLZANO, 07 febbraio 2024, 16:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lungo l'argine del fiume Adige a sud di Bolzano in questi giorni centinaia di pecore sono impegnate come "tagliaerba viventi" nell'ambito di progetto pilota della Provincia autonoma all'insegna della sostenibilità.
    Con precisione 'falciano' l'erba e con il loro peso consolidano il terreno. Due aspetti molto importanti in caso di piena.
    Durante una breve sosta la pastora Sandra Hofer racconta la sua storia davvero particolare: "Sono laureata in economia e commercio. Ho studiato tre anni alla Libera università di Bolzano e due a Innsbruck. Dopo la laurea avrei potuto lavorare in giro per il mondo, ma mi sono accorta che stare ferma in ufficio non era quello che volevo", spiega. Da sempre Sandra era affezionata alle pecore che lo zio teneva al suo maso a Chiusa, in valle Isarco. "Da quando sono bambina gli animali sono la mia passione. Quindi sono tornata alle mie radici, faccio la pastora e sono felice", afferma la giovane donna soddisfatta.
    "Il progetto funziona bene", conferma il pastore Daniel Paratscha. "A noi danno l'erba da pascolo di cui abbiamo bisogno e la Provincia è contenta del lavoro che facciamo, aiutiamo la natura. Ognuno ci guadagna". Oggigiorno si direbbe una situazione win win. Sandra conferma: "Quando ci hanno chiamati per illustraci il progetto pilota non pensavo che potesse funzionare così bene, vista la presenza di 150 pecore e i cani con la gente che passa sulla ciclabile dell'Adige". "Dove vediamo disponibilità di erba procediamo pian piano. Ci sono giornate che facciamo solo 300 metri d'argine, altre invece anche due, tre chilometri", spiega il pastore.
    "La protezione contro le piene è al centro degli interventi di manutenzione degli argini del fiume Adige e dei suoi affluenti, nel tratto tra Merano e Salorno", afferma Fabio De Polo, direttore dell'Area funzionale Bacini montani dell'Agenzia per la Protezione Civile. Gli ovini stanno falciando i prati, in modo certosino e disciplinato, sostituendosi ai tradizionali macchinari rumorosi. Il gregge è partito da Salorno e sta lentamente pascolando in direzione nord. Un progetto, dunque, sostenibile, che proseguirà fino all'inizio della stagione estiva.
   

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