Parlando davanti a giovani provenienti da 20 Paesi, Mayaki -spiega una nota del Ciheam - ha elogiato il contributo dell'Italia alla cooperazione con l'Africa, ricordando la costante attenzione del Paese ai temi africani durante la presidenza del G7. Ha anche evidenziato il forte legame storico tra il Niger e l'Italia.
"Quando si hanno difficoltà a nutrire 1,3 miliardi di persone, come si farà con 2,5 miliardi?" si è poi chiesto provocatoriamente, guardando al 2050. Mayaki ha inoltre enfatizzato il valore dei partenariati tra Africa ed Europa, affermando che "i vicini non possono essere in conflitto, ma devono lavorare insieme". Ha suggerito che l'Europa potrebbe sostenere l'industrializzazione africana a partire dal settore alimentare, che attualmente assorbe il 40% dei posti di lavoro nel continente.
Dopo l'incontro a Bari, Mayaki si è recato a Tricase (Lecce) per visitare la sede distaccata del Ciheam Bari. "Generando un impatto locale attraverso le migliori pratiche - ha detto al termine - portate una visione positiva. Se 1000 Ciheam operassero nel mondo, si innescherebbe una vera rivoluzione agricola".
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