"Il Partito democratico dovrebbe decidere una volta per tutte se vuole collaborare con l'opposizione, oppure se intende continuare a imporre con arroganza decisioni calate dall'alto pretendendo il nostro consenso a scatola chiusa": a intervenire sono i consiglieri di centrodestra Paola Agabiti (Fratelli d'Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli d'Italia), Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d'Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia) e Donatella Tesei (Lega Umbria). "Se - spiegano - il consigliere Betti del Pd avesse voluto davvero coinvolgere i gruppi di minoranza sulla discussione relativa alla proroga della Zona franca urbana per le aree colpite dal sisma, avrebbe dovuto condividerne con noi preventivamente richieste e contenuti. Invece ha preferito fare l'ennesimo blitz in Consiglio regionale, cercando di imporre le proprie scelte senza darci il tempo di ottenere gli strumenti adeguati a garantire un contributo costruttivo alla discussione".
"Era già accaduto di recente - hanno sostenuto i consiglieri - con l'istituzione della 'Commissione speciale sull'attuazione del Pnrr, missione 6: Salute' portata in fretta e furia in prima Commissione senza preavviso e voluta appositamente per garantire poltrone e un maggiore compenso a chi della maggioranza ne era sprovvisto. Era successo anche il giorno della presentazione delle linee programmatiche della presidente Proietti, quando la sinistra ha voluto a tutti i costi far approvare, contro il regolamento dell'Assemblea Legislativa e senza coinvolgere le opposizioni, una mozione per bloccare la realizzazione del termovalorizzatore". “Il consigliere Betti – continuano i consiglieri di minoranza - che interviene in maniera scomposta attaccando l’opposizione, dovrebbe rivolgere il dito contro sé stesso se la mozione urgente sulla proroga della Zona franca urbana per le aree colpite dal sisma non è stata ammessa, per le modalità prepotenti con le quali si è posto. Quella del Pd è stata un’azione totalmente strumentale che cozzava con lo spirito di condivisione auspicato solo il giorno prima dalla stessa presidente Proietti, intervenuta al tavolo della conferenza stampa organizzato insieme al sindaco di Perugia Vittoria Ferdinandi e al vicesindaco di Umbertide, Annalisa Mierla. Imbarazzante che il giorno dopo sia il capogruppo del Pd a sconfessare la volontà della sua presidente. Non siamo mai stati contro questo atto. La nostra richiesta in Consiglio regionale è stata quella di inserirlo all’ordine del giorno della prossima seduta, per condividerne richieste e contenuti, anche alla luce delle premesse poste nel testo, dove si sottolineava che lo stesso commissario alla ricostruzione Guido Castelli aveva già fatto richiesta al Mef di proroga della Zona franca. Come opposizione avremmo voluto condividere il documento con la maggioranza e avere la possibilità di interfacciarci con il commissario Castelli per conoscere l’esito delle interlocuzioni, invece di esprimerci su un atto unilaterale, senza avere nemmeno il tempo di leggerlo e dove, tra l’altro, veniva avanzata richiesta di strumenti superflui come l’istituzione di un ulteriore tavolo di confronto quando già esiste una cabina di regia per il terremoto. Se il consigliere Betti preferisce urlare contro l’opposizione che non gli ha consentito di fare il proprio comodo, faccia pure. Quando deciderà di anteporre il bene del territorio e dei cittadini ai suoi interessi politici e alla sua smania irrefrenabile di visibilità, ci troverà pronti a collaborare”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA