I consiglieri regionali del Pd Francesco Filipponi, primo firmatario, e Maria Grazia Proietti hanno annunciato la presentazione di una proposta di legge "per far sì che la Regione Umbria diventi promotrice dello sviluppo responsabile della nuova economia legata alle piattaforme digitali, rafforzando a livello locale quanto introdotto dalla legge nazionale al fine di proteggere le nuove figure professionali. Con l'impegno specifico di affrontare temi come la promozione della salute, della tutela e della sicurezza del lavoro".
"È evidente, in particolare, la sempre maggior diffusione dei riders, - sottolineano Filipponi e Proietti - cioè dei 'fattorini' impiegati nell'attività di consegna di beni per conto altrui mediante l'ausilio, in ambito urbano, di velocipedi o veicoli a motore. Basti pensare che sono circa 15.000 in Italia i lavoratori impiegati nel food delivery. Ad oggi questi lavoratori sono inquadrati come autonomi che riescono spesso a garantire anche consegne 24 ore su 24 ed il cui datore di lavoro non è l'esercizio commerciale, ma una piattaforma online. Il cambio di passo in termini legislativi di garanzie è arrivato a livello nazionale, quando è stata apprestata una prima forma di tutela e di riconoscimento dei diritti dei riders con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 2 novembre 2019 della legge '128/2019', con cui si è tentato di integrare alcune previsioni previste dal decreto legislativo '81/2015'. Ciò significa che saranno applicabili ai riders ed in generale ai lavoratori digitali gli istituti tipici del lavoro subordinato.
Come, a titolo esemplificativo, la retribuzione minima fissata dal contratto collettivo di riferimento, le tutele previdenziali, la malattia, le ferie, l'indennità di disoccupazione e il Tfr".
"La nostra proposta di legge, composta da 10 articoli, prevede - sottolineano Filipponi e Proietti - all'articolo 3 il 'dovere da parte della Giunta di predisporre e mettere in atto tutte le misure necessarie finalizzate a promuovere la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore digitale'. L’articolo 6 individua il portale del lavoro digitale della Regione come principale strumento atto a tutelare il lavoratore digitale. L’articolo 7 istituisce, presso l’Assemblea legislativa, la consulta regionale del lavoro digitale quale organo permanente di consultazione sulle politiche in materia di lavoro digitale. Prevista inoltre l’istituzione della Carta dei diritti dei lavoratori digitali. Per il 2025 si quantifica un onere finanziario di 30 mila euro per l’attuazione della legge. Per gli esercizi finanziari successivi la spesa viene quantificata annualmente nella legge di bilancio”. ".
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