Daspo di otto anni per
un calciatore del Viole calcio che espulso dall'arbitro per
avere colpito al volto, a gioco fermo, un calciatore della
squadra di casa, la Virtus Foligno, nel rientrare verso gli
spogliatoi, vistosi bersagliato dai fischi degli spettatori, ha
cercato di scavalcare la recinzione e di raggiungere la tribuna
per farsi giustizia. L'episodio del quale riferisce la Questura
di Perugia in un comunicato è avvenuto durante un incontro di
calcio di seconda categoria e su di esso ha svolto accertamenti
il commissariato di polizia di Foligno.
Il giocatore è stato espulso allo scadere del secondo tempo,
quando al termine della partita mancavano soltanto i minuti di
recupero. Secondo l'indagine, anche all'interno degli
spogliatoi, ha continuato a tenere una condotta ritenuta
aggressiva, avvicinando nuovamente l'avversario e colpendolo al
volto con un pugno, facendolo cadere a terra.
A questo punto, in seguito al clima di tensione in campo e
sugli spalti l'arbitro ha sospeso la partita ritenendo non ci
fossero più le condizioni per concludere serenamente la gara.
Il giocatore è risultato già noto alla polizia per rissa
aggravata, nonché per reati contro il patrimonio ed in materia
di stupefacenti e si era reso protagonista alcuni anni fa di un
analogo episodio su un altro campo di calcio, venendo in quel
caso punito con un daspo per tre anni.
La polizia ha anche denunciato il ventinovenne alla Procura
della Repubblica di Spoleto per il reato di percosse.
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