(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Quello sudafricano è uno dei più
antichi Open di golf al mondo. Dal 27 febbraio al 2 marzo
prossimi a Durban si disputerà infatti la 114/a edizione del
South African Open che si giocò la prima volta nel 1903 quando a
imporsi fu lo scozzese Laurie Waters, poi a segno anche nel
1904, nel 1907 e nel 1920. Penultima tappa dell'International
Swing, vedrà in gara tre azzurri: Gregorio De Leo, reduce dal
quinto posto nel Kenya Open, Francesco Laporta e Andrea Pavan.
A difendere il titolo sarà Dean Burmester capace d'imporsi in
casa nel dicembre 2023, davanti al suo pubblico, quando Renato
Paratore (stavolta assente) chiuse la competizione al secondo
posto. Dietro di lui Manassero (impegnato negli stessi giorni
sul PGA Tour nel Cognizant Classic), quinto, Laporta, decimo, e
Pavan, diciassettesimo. Al termine del Joburg Open (6-9 marzo a
Johannesburg) il giocatore che chiuderà al primo posto la
speciale classifica riguardante gli otto eventi
dell'International Swing conquisterà l'accesso a tutti gli
eventi "Back 9" del circuito, riceverà un bonus di 200.000
dollari e un'esenzione per il Genesis Scottish Open (10-13
luglio).
Ma c'è di più, perché in palio il South African Open non
metterà "solo" 1.500.000 dollari, di cui 255.000 andranno al
vincitore, ma anche tre posti (per i non già qualificati) per il
The Open (17-20 luglio in Irlanda del Nord), il Major più antico
della disciplina. A ospitare per la 18/a volta la competizione
sarà appunto il Durban Country Club fondato nel 1922. Il record
di 13 affermazioni nel torneo appartiene a Gary Player che la
prima impresa la firmò nel 1956 e, l'ultima, nel 1981. (ANSA).