I nuovi legali dell'ex medico
della Virtus pallacanestro Giampaolo Amato - il professor Franco
Coppi e l'avvocato Valerio Spigarelli - hanno depositato il
ricorso in appello contro la sentenza di condanna all'ergastolo
in primo grado dell'oculista bolognese.
Lo scorso 16 ottobre Amato è stato giudicato colpevole dalla
Corte d'Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di
Bari, per aver ucciso la moglie, Isabella Linsalata, ginecologa
di 62 anni, e la suocera, Giulia Tateo, 85 anni. I due omicidi
sarebbero stati commessi con un mix di Sevoflurano, un
anestetico e Midazolam, ovvero benzodiazepine.
Amato, in carcere dall'8 aprile 2023, si è sempre dichiarato
innocente. Durante il processo in Corte d'Assise i suoi ex
difensori (Cesarina Mitaritonna e Gianluigi Lebro) hanno
sostenuto che per Tateo non è possibile risalire con esattezza
alle cause della morte, che potrebbero essere di natura
cardiaca, mentre per quanto riguarda Linsalata il decesso è
dovuto ad una intossicazione acuta da farmaci xenobiotici
("Isabella ne era dipendente", ha ipotizzato anche la difesa),
ma non se ne conosce la modalità. La difesa sostenne anche che
potrebbe essere stata Isabella a dare i farmaci alla madre "a
scopo consolatorio".
L'ex medico della Virtus è stato invece assolto dall'accusa
di peculato per il possesso dei farmaci.
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